In Salute Naturalmente

© 2024 In Salute Naturalmente di GLORIA MARGAGLIONE - Naturopata e Operatrice Olistica - P.IVA: 08571320962
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In natura, l’azione e la reazione sono continue. Ovunque, tutto è legato a tutto, interdipendente. Niente è separato.
Ogni domanda riceve la risposta che le corrisponde” (Swami Prajnanapada)

Gli strumenti della Naturopatia

Preziosi alleati per la salute al servizio della Medicina Olistica


L’approccio naturale fornito dalla Naturopatia offre valide alternative a sostegno della salute nelle diverse fasi della vita, dall’infanzia alla tarda età.
Essa oltre ad educare al corretto stile di vita e alla sana nutrizione, utilizza molteplici discipline, trattamenti e rimedi naturali: tutti strumenti rivolti al recupero funzionale, al ripristino dell’equilibrio fisiologico e dei sistemi di regolazione, senza creare all’organismo alcuno stress aggiuntivo.

Molteplici e differenziate potranno naturalmente essere le combinazioni dei rimedi da somministrare, alcuni dei quali serviranno per lavorare sul terreno della persona, altri per sostenere tutti gli apparati coinvolti, altri ancora verranno usati in prevenzione per evitare possibili complicanze e degenerazioni future, infine ma non meno importanti, si aggiungeranno i rimedi necessari a modulare le sintomatologie presentate in un dato momento.

Il Naturopata professionista dopo avere effettuato un test kinesiologico sulla persona, potrà utilizzare “gli strumenti” in funzione della specifica situazione, scegliendo tra la vasta rosa di possibilità a sua disposizione, sfruttandone le opportune sinergie.

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Fitoterapia

Le piante officinali: energia verde per la salute


La vicinanza del regno umano al mondo vegetale durata millenni, e l’analogo percorso biologico hanno permesso la condivisione di una quota importante del loro patrimonio genetico: ciò ha reso l’essere umano sensibile all’azione delle molecole vegetali, tanto da riconoscerle attraverso i propri recettori e reagire alle loro proprietà e sollecitazioni.



La Fitoterapia utilizza, a scopo terapeutico, i rimedi naturali ottenuti dalle piante officinali, ossia da “individui vegetali” aventi una forma, un contenuto, un’azione e dei principi attivi efficaci nella correzione di disturbi funzionali e in ambito preventivo.
I principi attivi, ossia le molecole farmacologicamente attive capaci di apportare modifiche strutturali e funzionali a cellule, tessuti e organi, sono molto numerosi e classificati secondo le loro caratteristiche chimiche, ad esempio fenoli, polifenoli, flavonoidi, alcaloidi, oppure in funzione della loro attività antinfiammatoria, antisettica, antiossidante e così via.

In Naturopatia si impiegano esclusivamente piante officinali sicure, che usate correttamente sono prive di tossicità ed effetti collaterali, allo scopo di prevenire la malattia e creare le condizioni ideali affinché l’organismo ricorra alle proprie risorse e capacità di auto-guarigione, ripristinando la coerenza funzionale.
La Fitoterapia è un prezioso aiuto che si presta, con la sua versatilità a numerose sinergie con gli altri rimedi, tecniche e discipline, a potenziare il percorso naturopatico.

Il fitocomplesso

Il fitocomplesso è l’insieme di tutti i principi attivi presenti nei tessuti di una pianta officinale e delle loro reciproche interazioni. È stato ampiamente dimostrato dalla sperimentazione che la pianta nel suo insieme è molto più attiva dei suoi componenti presi separatamente. Le sostanze che compongono un fitocomplesso non sono tutte classificate; alcune compaiono solo in tracce, altre sono prodotte da esiti chimico-biologici che solo la complessità del vivente può elaborare.

La chimica moderna “costruisce” nei laboratori i principi attivi che le piante contengono, isolando una piccola frazione di quella “vita vegetale” dal suo contesto globale, delimitando la loro azione che potrà così essere solamente parziale, trattandosi di una parte rispetto al tutto.
Ciò non ne sminuisce la valenza salutistica, che in questo caso è mirata a risolvere il disturbo in maniera veloce e circostanziata, ma risponde in qualche modo ad una logica di “farmaco-equivalenza” che supporta il presupposto “disturbo-rimedio”, in una visione molto riduttiva della Fitoterapia se intesa secondo una prospettiva olistica.

L’utilizzo del fitocomplesso risulta invece attivo su diversi livelli, proprio grazie alle differenti categorie di principi attivi contenuti nella complessità del vegetale così come si trova in natura. Quest’ultima si sovrappone a quella dell’individuo, creando un “sistema uomo-pianta” e una sinergia tra le parti portatrice di sostegno, benessere e di recupero dell’equilibrio.

Questo approccio indubbiamente più olistico, preso maggiormente in considerazione dalla Naturopatia, è coerente con la scelta di non considerare il singolo sintomo isolatamente, ma di contestualizzarlo in un quadro che tenga conto della storia individuale e delle caratteristiche di ciascuna persona. Si evita così la somministrazione di un rimedio uguale per tutti quanti soffrano del medesimo disturbo, ignorando che la stessa manifestazione può essere generata da cause e concause molto differenti.

I fitoderivati presenti sul mercato sono il risultato di un procedimento estrattivo differenziato, ciascuno con la propria specifica attività salutistica e modalità d’azione caratterizzante.
Essi spaziano tra quelli che determinano le migliori condizioni cellulari e tissutali per agevolare le funzioni organiche ed intervenire sulle cause di un disordine, ad altri che intervengono in un ambito più mirato e circoscritto, restringendo il campo di intervento ad un’azione efficace ma meno globale.

Il lavoro del Naturopata comprende il discernimento dei fitoderivati appropriati che contengano il maggior numero di funzioni svolte dalle piante, utili a sostenere le sofferenze specifiche di una persona.

Il laboratorio umano rimane pur sempre un’imitazione del “laboratorio natura”, dove non è ancora possibile penetrare tutti i sapienti segreti che essa ha nascosto nel profondo delle sue creature.
È forse insolito ma sicuramente stimolante, osservare sotto un’angolazione diversa, come se tutto il mondo vegetale che circonda la vita di ognuno fosse una bellissima ed inesauribile “farmacia”!

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Floriterapia e Fiori di Bach

“Ricerchino in se stessi la vera causa della loro malattia e possano così contribuire alla propria guarigione”. (Edward Bach)


Le malattie e i differenti disagi si collocano sempre su piani più elevati rispetto al corpo fisico: l’effetto su quest’ultimo è solamente una diretta conseguenza.


Come sosteneva Edward Bach, “la malattia alla sua origine non è materiale. Ciò che conosciamo della malattia è l’ultimo effetto prodotto nel corpo, la risultante di forze che agiscono per lungo tempo e in profondità”. I fiori di Bach sono rimedi vibrazionali che agiscono come modulatori di frequenze d’onda in base al principio di risonanza, secondo il quale il simile attrae il simile. Quando una frequenza dinamica entra in contatto con ciò che contiene la stessa frequenza in forma statica, essa inizierà a vibrare.
La vibrazione del fiore, di qualità armonica elevata, entra quindi in risonanza con il campo energetico della persona riequilibrando la disarmonia a livello sottile, laddove ha realmente origine l’interferenza, sul piano della causa.


L’essere umano, esattamente come tutto ciò che lo circonda, è costituito ed emana energia. Egli emette dunque una vibrazione avente una frequenza che può essere anche misurabile.
Albert Einstein espose in maniera eccelsa questo paradigma, esattamente come la moderna fisica quantistica nella sua teoria dei quanti descrive il comportamento della materia che si manifesta sia come onda che come particella nello stesso tempo, dimostrando come energia e materia siano complementari ed integrate nella stessa realtà.

Questo oltre a fornire basi scientifiche, aiuta a comprendere come i fiori di Bach, esattamente come tutti i rimedi e le terapie vibrazionali, possano agire efficacemente entrando in contatto con la persona, sia sui piani energetici più sottili, svolgendo un’azione di prevenzione e di dissolvimento delle cause, che contestualmente sul piano fisico, offrendo sostegno ai sintomi.


La floriterapia, ossia l’uso dei fiori di Bach o di altre essenze floreali a scopo terapeutico, è uno strumento di guarigione che agisce anche sulla coscienza, permettendo di riattivare la vibrazione energetica momentaneamente bloccata o deviata.


I Fiori non combattono il malessere, non si impongono, piuttosto suggeriscono delicatamente di modificare un atteggiamento poco funzionale per affrontare l’ostacolo di quel preciso momento di vita.

Essi svelano la particolare virtù da sviluppare per riconnettersi alle originali potenzialità e agli obiettivi della propria anima. Ciascuna delle 38 essenze floreali trasmette vibrazioni energetiche rispondenti a caratteristiche dell’animo umano, interagendo in ambito spirituale, mentale, emotivo e fisico.
Ognuna di esse permette alla persona di attingere alle proprie risorse per ripristinare unicità e pienezza, agevolando la comprensione della propria “lezione di vita”.

Il medesimo sintomo potrebbe essere generato da cause diverse: è quindi indispensabile esaminare con attenzione, per ogni singolo individuo, il quadro generale che lo ha originato.

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Aromaterapia e oli essenziali

Arte antica e scienza moderna


L’Aromaterapia è una disciplina che agisce sui processi fisici, emozionali, mentali e spirituali della persona, attraverso l’utilizzo di oli essenziali, che rappresentano la componente più evoluta del mondo vegetale: cioè l’anima della pianta, la sua “essenza”.
Le essenze aromatiche sono certamente uno dei più potenti doni della natura offerti all’essere umano per il suo benessere. Magnificamente efficaci sull’organismo per l’alta concentrazione di principi attivi, sono ancora più potenti, nella loro volatilità e impalpabilità, nel trasformare pensieri ed emozioni, nel calmare lo spirito e nel condurre nelle profondità del Sé, dove risiede la forza guaritrice.

L’aromaterapia è una delle discipline fondamentali per la Naturopatia in quanto agisce secondo le leggi di natura mediante un’azione globale, dunque olistica, sulla salute fisica e psichica.
La sua origine risale a migliaia di anni fa, quando gli oli essenziali venivano impiegati durante riti e cerimonie religiose, per prevenire e curare disturbi e malattie, per la cura del corpo e la profumazione quotidiana.

La nascita della vera Aromaterapia moderna ha però inizio nel 1800, con l’avvento della chimica di sintesi, che dal un lato confermò con prove scientifiche le proprietà delle essenze, dall’altro aprì la strada alle più economiche molecole di sintesi che, spesso e purtroppo, sono andate a sostituire il pregiato prodotto naturale. Gli studi in Francia e in Italia hanno concorso ai sostanziali sviluppi nel campo dell’Aromaterapia scientifica, e moltissimi sono i ricercatori che hanno contribuito con il loro lavoro, pratica ed esperienza alla diffusione di questa disciplina.

Negli ultimi anni si è assistito ad un ulteriore ampliamento di studi clinici, valutazioni in ambito medico ed evidenze scientifiche; parallelamente si è intensificata l’indagine anche sugli aspetti energetici e vibrazionali degli oli essenziali, ponendo l’accento su aspetti talmente specifici da suddividere l’Aromaterapia nelle seguenti differenti branche.

✓ Psicoaromaterapia.
È rivolta agli effetti psicologici che le essenze generano sulle diverse tipologie dell’individuo, al fine di indagare la psiche e correggere gli stati mentali distonici.
✓ Aromaterapia sottile.
Si focalizza sui corpi emozionale, mentale e spirituale della persona, utilizzando l’aspetto vibrazionale-energetico delle essenze, nel proposito di riequilibrare emozioni e pensieri, agevolare centratura e consapevolezza, incrementare il benessere.
✓ Aromaterapia applicata.
Comprende l’insieme di attività terapeutiche, di prevenzione e di sostegno alla persona.
✓ Aroma-SPA.
Studia le numerose possibilità di intervento e formula prodotti per il trattamento e la cura del corpo, della pelle e dei capelli.

Gli oli essenziali

Gli oli essenziali sono sostanze chimiche particolarmente concentrate, molto volatili, lipofile e aromatiche, presenti in piccolissime quantità nelle piante, che vengono estratti da radici, cortecce, foglie, fiori, frutti e semi. Talvolta, in funzione delle differenti estrazioni, è possibile ricavare da una stessa pianta oli distinti, ciascuno con le proprie specifiche caratteristiche e finalità.

In natura essi hanno funzioni precise, essendo utilizzati dalle piante per attrarre gli insetti atti all’impollinazione; comunicare con l’ambiente del regno vegetale circostante; difendersi da microrganismi nocivi, muffe e batteri, anche mediante l’attività antibiotica, sostenendo la loro stessa vitalità. Analogamente il loro impiego può essere declinato a numerosi fini che spaziano dalla salute all’ambiente, dalla cucina alla cosmetica, dalla bellezza alla psiche. Tutti hanno la stessa finalità che si manifesta mediante l’azione dell’olio essenziale sui tre livelli, distinti ma correlati:

✓ Anima

, attraverso le loro vibrazioni


✓ Mente

, attraverso l’olfatto


✓ Corpo

, attraverso i chemotipi.

Un olio essenziale, per definirsi sicuro e di ottima qualità, deve essere:

✓ 100% puro

, proveniente da una sola specie botanica, non adulterato, non diluito


✓ 100% naturale

, senza molecole di sintesi


✓ 100% totale

, senza che ne sia stata tolta alcuna parte o molecola


✓ Garantito

 da analisi quali gascromatografia e spettrometria di massa, per individuare i costituenti chimici del fitocomplesso, denominati

chemotipi

, che ne definiscono le azioni salutistiche


✓ Ben conservato

, rispettando i criteri di confezionamento


✓ Identificato

 da un’etichetta “trasparente” che indichi esattamente la denominazione della pianta con il suo nome latino, quale parte è stata utilizzata, il luogo di provenienza, la data ed il lotto di produzione, il metodo di estrazione, la tipologia di coltivazione (convenzionale, biologica o biodinamica).

Gli

standard qualitativi

 di un olio essenziale sono

indispensabili

 per stabilire in modo preciso la linea di demarcazione tra l’Aromaterapia scientifica, che rappresenta un’importante risorsa terapeutica utilizzata professionalmente con sicurezza ed efficacia, e quella empirica ed approssimativa che rischia di cadere nell’uso improprio con tutte le conseguenze che ne derivano.

La Naturopatia e il Naturopata professionista contemplano e utilizzano esclusivamente oli essenziali chemotipizzati con elevati standard qualitativi.

I piani d’azione

I piani d’azione degli oli essenziali sono numerosi, essi interagiscono con l’organismo attraverso diverse vie e su differenti livelli.
✓ Assunzione orale: bocca-stomaco-intestino tenue e crasso

✓ Uso topico: pelle-linfa-sangue-organi interni

✓ Via aerea: polmoni-bronchi-sangue-organi

✓ Olfatto: naso-sistema nervoso

✓ Corpi sottili: vibrazioni-centri energetici-canali energetici.

Sul piano corporeo i loro principi attivi esercitano un’attività antivirale, antibiotica, antimicotica, mucolitica, astringente e molto altro, svolgendo una funzione preventiva e curativa, di sostegno anche al sistema immunitario. Sono insostituibili alleati nel massaggio, nella cura del corpo, nell’estetica e nel benessere.

Sul piano psichico, gli oli essenziali innescano una serie di reazioni che trasformano il segnale olfattivo in impulso elettrico diretto al cervello, più precisamente al sistema limbico, parte antica del sistema nervoso sede di memorie, ricordi, affettività, emozioni e creatività.
Tale “cervello emotivo” regola le funzioni neurovegetative: ad esempio respirazione, circolazione sanguigna, digestione, produzione di ormoni. Si comprende, dunque, in che misura ogni essenza aromatica potrebbe influenzare in direzione calmante o stimolante tali funzioni.
Solo in un secondo momento i segnali arriveranno alla corteccia celebrale, sede della razionalità e del pensiero logico.
Sul piano sottile, gli oli essenziali sono un validissimo strumento per operare a livello vibrazionale. Essi, possiedono infatti una frequenza molto elevata in grado di influenzare, per principio di risonanza, il campo energetico della persona. Ciò favorisce lo scioglimento del disagio, sostenendo la creazione di un nuovo equilibrio, prima che la manifestazione del malessere si riversi sul corpo fisico come malattia.
È fondamentale ricordare che gli oli essenziali possiedono proprietà notevolmente differenti gli uni dagli altri. Essendo sostanze molto concentrate che agiscono in maniera profonda, devono essere utilizzati con competenza, buon senso e rispetto.

Alcuni di essi sono tossici, dermocaustici, irritanti, fotosensibilizzanti, abortivi o pericolosi per specifiche patologie. Il non corretto utilizzo può determinare rischi anche gravi per la salute.

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Nutrizione naturale energetica

“Molte cose che vengono messe nella pancia, dovrebbero essere poste nel cuore”. (il Libro di Mirdad)


La nutrizione costituisce la funzione fondamentale del processo vitale.
Sviluppa, mantiene e ripara il corpo, alimentandone parallelamente la sua attività.
Il tempo del pasto quindi non rappresenta esclusivamente una gioiosa occasione affettiva e sociale, o un momento di solo approvvigionamento di macronutrienti per l’organismo ed il piacere del palato, ma costituisce anche e soprattutto una sostanziale opportunità per “costruire” lo stato di salute, prevenire le malattie e persino curarle.


Per questo motivo per la Naturopatia una sana ed equilibrata alimentazione è il presupposto imprescindibile per un durevole stato di salute, in grado di costruire equilibrio o disequilibrio, armonia o dissonanza. Mantenere questo obiettivo non è semplice in una società consumistica dove la qualità degli alimenti è spesso dubbia; l’utilizzo di sostanze nocive in agricoltura è incrementato; il problema degli organismi geneticamente modificati ha determinato un impoverimento nutrizionale ed energetico del cibo, che sembra ormai vettore di intossicazione e malattia a scapito della salute.

Inoltre, la gestione del tempo “moderno” prevede orari serrati e ritmi sempre più incalzanti, che indubbiamente rendono difficoltosa la cura della tavola, togliendo spesso il piacere di preparare, con le proprie mani, il cibo che nutre se stessi e le persone che si amano.
Contestualmente, supermercati e ristorazione offrono cibi già pronti, precotti e surgelati; le pubblicità propongono alimenti accattivanti dai sapori artificiali resi più appetibili da coloranti, additivi e conservanti che poco hanno a che fare con la genuinità e la “saggezza della tavola”.


La dietetica occidentale si basa prevalentemente sui costituenti biochimici e sulle calorie, dando per scontato che l’interazione con il cibo si svolga solo a livello molecolare.
L’approccio olistico contempla invece una visione d’insieme che considera l’alimento sia dal punto di vista nutrizionale che energetico e simbolico, oltre a considerare il cambiamento che riesce a determinare nel suo impatto con l’organismo.

Il sapore, la forma, il colore, il profumo, la consistenza, parlano di proprietà intrinseche dell’alimento, della sua vibrazione energetica e della correlazione che esso avrà con gli organi, gli apparati, i meridiani e la psiche della persona. Non è dunque sbagliato affermare che siamo ciò che mangiamo, dal momento che un cambio alimentare non modifica solamente la forma fisica ed il peso, ma influenza considerevolmente anche l’energia e quindi lo stato d’animo, i pensieri, l’atteggiamento e, di conseguenza, la capacità di scelta.

L’aspetto educativo della Naturopatia contribuisce a creare maggiore consapevolezza nel rapporto tra persona ed alimentazione, unitamente alla ricerca di un equilibrio con tutti gli altri aspetti che arricchiscono la sua vita.

La Naturopatia non intende fornire disposizioni in materia di alimentazione, e non prevede la prescrizione di alcuna dieta.

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Riflessologia plantare

Il nostro mondo riflesso nei nostri piedi


È una tecnica molto antica che trae le sue origini intorno al 2500 a.C., nominata dai Veda, antichi testi sacri dell’India e testimoniata da alcuni papiri Egiziani, attualmente viene utilizzata con successo in differenti paesi del mondo come “tecnica terapeutica”.
Si basa sul principio che il piccolo riflette il grande, e così come per le altre tecniche riflesse che prendono in considerazione le mani, la lingua, le orecchie, il volto, l’iride, è possibile riconoscere l’intero corpo espresso in ogni sua piccola parte, “come nel macrocosmo così nel microcosmo”, appartenendo dunque a pieno titolo alle discipline definite olistiche.

Il suo nome deriva dal termine “riflesso”, ossia la reazione involontaria prodotta da un’organismo soggetto ad uno stimolo proveniente da se stesso o dal mondo circostante. Il riflesso rappresenta la risposta più rapida di cui il corpo dispone poiché è collegato al cervello rettile, la parte più antica del cervello, connesso agli istinti e all’autoconservazione.

Le principali funzioni del riflesso sono infatti la protezione e l’omeostasi, ovvero la riattivazione dell’equilibrio interno impiegando il minore quantitativo di energia e di tempo.

Attraverso la stimolazione di precisi punti e di zone riflesse del piede, si può raggiungere e “massaggiare” le corrispondenti parti del corpo, veicolando “informazioni” che daranno luogo a reazioni funzionali utili al ripristino dell’equilibrio dello specifico organo e indirettamente all’organismo intero.

La Riflessologia Plantare permette di effettuare una valutazione energetica funzionale globale, che considera nel loro insieme gli aspetti fisici, psichici ed energetici della persona, segnalando eventuali squilibri e disarmonie, ancora prima della comparsa dei sintomi, dando prova del suo grande valore di prevenzione.

Con uguale efficacia, attraverso il “massaggio” del piede, permette di ottenere un riequilibrio generale capace di eliminare molti disagi e malesseri. Se ne deduce la sua duplice funzione di analisi e “terapia”.
Le alterazioni dolorifiche che si manifestano sul piede attraverso la digitopressione applicata alle zone riflesse, permettono di cogliere informazioni preziose durante la prima fase di analisi, indispensabili per valutare la “strategia terapeutica” da adottare poi durante la seconda fase, mirata a stimolare la naturale capacità funzionale dell’organo e di tutte le zone ad esso correlate, dal punto di vista anatomico-fisiologico, ma anche energetico-psichico.

I benefici della Riflessologia Plantare sono molteplici e documentati da numerosi studi scientifici, in particolare essi sono efficaci per attivare reazioni, sedative o stimolanti, che apportano un completo e profondo riequilibrio sul:
Sistema nervoso centrale, periferico e autonomo
✓ Sistema di circolazione sanguigna e linfatica

✓ Sistema endocrino

✓ Sistema immunitario

✓ Processo di depurazione attraverso l’eliminazione delle tossine in circolo

✓ Vitalismo che sostiene i processi di auto guarigione e di prevenzione.

Il supporto della Riflessologia Plantare abbinata ad un Programma Benessere, può migliorare la qualità di vita.

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Iridologia naturopatica

Negli occhi lo specchio del corpo e dell’anima. Forme, colori e segni rivelano chi siamo


“Considerate con quale arte è costruito l’occhio e come il corpo ha impresso così meravigliosamente la sua anatomia nella sua immagine” (Paracelso)


L’iridologia è una metodica diagnostica sicura e non invasiva che viene impiegata dalla medicina naturale per valutare lo stato di salute. Permette di individuare il terreno costituzionale di una persona, ossia le predisposizioni a squilibri funzionali ed organici a cui potrebbe incorrere, consentendo inoltre di esaminare lo stato psico-fisico ed energetico. Attraverso l’osservazione dettagliata dell’iride e della parte anteriore dell’occhio, si interpretano i cromatismi, colori e pigmenti, la morfologia, la trama, le macchie e diversi altri segni e dettagli.


È di grande supporto per ottenere informazioni utili sulle debolezze degli organi, i sovraccarichi metabolici, le tendenze congenite “genotipiche”, piuttosto che quelle “fenotipiche” determinate da nocivi stili di vita e insalubri interazioni con l’ambiente.

L’iride, attraverso una miriade di fibre nervose, è connessa sia al sistema nervoso centrale che al sistema neurovegetativo, dunque anche all’ipotalamo, luogo in cui originano e si governano le emozioni. Un’enorme quantità di informazioni di natura emotiva viene veicolata attraverso questa rete di connessioni nervose, non solo verso la struttura iridea, ma anche verso organi, visceri, e i diversi tessuti del corpo, determinando variazioni di funzione e modifiche energetiche.
L’iride ha la capacità sia di registrare, incidendo su sé stessa, qualunque minuscolo dettaglio rilevato, sia di mostrare successivamente tutti i dati raccolti, evidenziandone alterazioni, modifiche e traumi subiti nell’arco del tempo.

Attraverso l’analisi iridologica è possibile individuare:
✓  Infiammazioni a carico di tessuti e organi


✓  Carico tossinico


✓  Tendenze costituzionali e genetiche


✓  Disturbi metabolici


✓  Ipo-iperattività dei tessuti


✓  Livello energetico individuale.


È affascinante osservare come l’occhio sia capace di svelare i tratti, i punti deboli, le attitudini, i caratteri predominanti ed aspetti emozionali della personalità: cioè tutti gli elementi fondamentali al Naturopata per cogliere informazioni utili ad inquadrare più velocemente le macro tendenze della persona osservata.


Ciò consentirà di porre l’attenzione sulle cause che hanno condotto al disequilibrio, agendo prima in modo efficace alla risoluzione e successivamente alla prevenzione.


Non esistono due iridi identiche: esse testimoniano, come le impronte digitali, che ogni persona è unica ed irripetibile. Come tale, quindi andrà seguita con un programma benessere specifico e personalizzato, contenente le tecniche naturopatiche, i rimedi, le piante, i fiori, gli oli essenziali più adatti alla singola persona per un riequilibrio sui differenti piani dell’essere.
L’Iridologia non costituisce diagnosi medica, né intende sostituirsi a tecniche di indagine della medicina ufficiale.

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